Parlare di depressione è tutto fuorché semplice: è necessario scegliere attentamente le parole, usare toni adeguati e cercare di essere diretti e accessibili.
Il Cenacolo Culturale “I giovani e l’umore inquieto”, tenutosi in occasione della Giornata Europea sulla Depressione, ha trasformato un tema complesso in un momento di socializzazione e scambio.
Lontano dalle tradizionali conferenze, spesso percepite come fredde e distaccate, questo incontro ha voluto creare un’atmosfera conviviale e inclusiva, dimostrando che anche quando si parla di depressione si può trovare uno spazio per interagire e divertirsi, soprattutto se si coinvolgono i giovani.
La Regione Calabria, rappresentata dalla Dottoressa Enza Maierà, psichiatra, psicoterapeuta e socio fondatore di EDA (Associazione Italiana sulla Depressione), ha scelto di affrontare il tema in modo innovativo.
Invece di una rigida dissertazione medica, l’evento ha visto un vivace scambio tra esperti di psicologia e comunicazione, che hanno esplorato a 360° il tema dell’angoscia e dell’incertezza che caratterizzano molti adolescenti nell’era digitale.
L’incontro, ospitato dal “Gaudioso Lab”, ha rappresentato un’opportunità per parlare di depressione in un contesto più leggero, ma non meno profondo.
La depressione tra i giovani è stata trattata con serietà, ma anche con la volontà di offrire soluzioni pratiche e comprensibili.
Non si è trattato solo di capire il problema, ma di riflettere su come affrontarlo nel concreto e come utilizzare strumenti moderni, come i social media, in modo positivo.
Spesso accusati di favorire l’isolamento, i social possono invece essere uno strumento utile per combattere la depressione, se usati correttamente.
L’importanza dell’ascolto, dello sviluppo dell’empatia e di una resilienza condivisa sono emersi come elementi fondamentali per costruire un dialogo aperto e costruttivo con i giovani.
Che si tratti di un incontro faccia a faccia o di un’interazione online, è solo tramite il confronto che possiamo davvero comprendere e aiutare chi soffre di depressione.
Villapiana, con questo evento, ha lanciato un importante segnale: non si tratta di cambiare i tempi, ma di adattarsi a essi, creando uno spazio per la comprensione e il sostegno reciproco.
Non si è mai soli nella lotta contro la depressione, e iniziative come questa lo dimostrano chiaramente.
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Carla Gatto